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Utopia in cialde

Articolo di Michele Lombardi


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Fin quando l’uomo sarà certo di questo, il ‘900 si ripeterà con tutto il “kit-guerra” in regalo. Fin quando non avremo la certezza che la nostra vita non è nostra, ma evidentemente appartiene ad un Altro, beh, aspetterò la prossima guerra o pandemia per vedere le vostre facce felici della felicità di altri.


In questi giorni non ho potuto fare a meno di notare una nuova pubblicità, il cui testo è tratto da un discorso di Charlie Chaplin, piena di passione, di amore per il prossimo, di speranza; sta di fatto che non è così e a noi gente del XXI secolo che viviamo a casa, spaventati da questo virus, dovrebbe farci ragionare un po'. Di seguito elencherò i vari punti meno ragionevoli di questa pubblicità. Prima mi sembra doveroso dire che so benissimo per quale scopo è nata questa pubblicità, ma so altrettanto bene che questo spot viene interpretato come “un inno alla vita”, per cui mi sono sentito in dovere di fare ciò che sto per fare. Inizio da questa frase:

“Dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo”. Credo non esista utopia peggiore: soddisfare il proprio cuore per un brevissimo tempo con obbiettivi di certo buoni, umani per poi cercare evidentemente altro. Facciamo un esempio partendo da questo assenso: "Un uomo pone e gode a pieno solo della felicità del suo prossimo". Intendiamo, dunque, per prossimo amici, fidanzati, genitori... Perfetto. Accade un virus, muore la maggior parte dei tuoi amici, il tuo fidanzato è in ospedale e i tuoi genitori sono risultati positivi giorni fa; su cosa poggia allora questa felicità? Il destino è solo sofferenza e dolore senza via d'uscita? Ovviamente questo è un esempio molto pessimistico, ma è così. Se si gode di una cosa che non è per l’eternità tra una settimana il tuo cuore chiederà di più. Quanti durante le guerre mondiali o oggi con questo virus hanno poggiato la loro speranza su questa frase? La loro felicità? Debole, tremendamente e disperatamente debole. All'affermazione di Chaplin rispondo con le parole di Cristo: "Amerai il prossimo tuo come te stesso"  (Mc 12;31). “Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore” Altra frase utopica che spesso ci ubriaca con la sua apparente potenza. Tutti abbiamo un cuore, così come lo avevano anche Hitler e Stalin; dov'era la loro “umanità”? Nel cuore? Evidentemente nel cuore abbiamo ben altro. Ma spesso come è successo per i due tizi sopra citati, accade qualcosa di terribile, cioè quella di dover scegliere noi per noi stessi cosa sia giusto e cosa sia male; trappola in cui l'umanità è spesso inciampata. Referendum abrogativo del 1974 in Italia(Divorzio) Legge 22 maggio 1978, n. 194 (Aborto) Legge 20 maggio 2016, n. 76 (Unioni civili) Legge 2 dicembre 2017, n. 219 (DAT) Che giornate piene di umanità! Indubbiamente se l’uomo avesse avuto così tanta umanità nel cuore ci saremmo estinti da un pezzo e anche legalmente. Gesù stesso dice: "Voi siete cattivi". “Voi avete il potere di rendere questa vita libera e magnifica” Dico, ma siamo seri? Potere di fare cosa? Basta tener conto di 5 lettere per renderci conto che l’uomo non ha potere su nulla, nemmeno sulla propria pelle. Le 5 lettere sono Covid. Fin quando l’uomo sarà certo di questo, il ‘900 si ripeterà con tutto il “kit-guerra” in regalo. Fin quando non avremo la certezza che la nostra vita non è nostra, ma evidentemente appartiene ad un Altro, beh, aspetterò la prossima guerra o pandemia per vedere le vostre facce felici della felicità di altri.

Gv 15; 5"Perché senza di me non potete far nulla" “Combattiamo tutti per un mondo nuovo, un mondo giusto […], per liberare il mondo” Mondo nuovo, mondo giusto. Che bel mondo eh? Beh, forse non farà piacere a qualcuno, ma c’è stata un' Era in cui questo mondo non era utopia. Questo portava in grembo una novità che non riguardava solo il campo scientifico, ma anche quello umano e spirituale; un mondo giusto, di una giustizia differente da quella moderna; un mondo di bellezza che non rivedremo mai più. Questo mondo si chiama Medioevo. E qui mi divertirò a leggere i vostri commenti, attenti però, prima di commentare leggete questo libro di Mons. Luigi Negri “False accuse alla Chiesa: quando la verità smaschera i pregiudizi”, poi ne parliamo. Creiamo un mondo nuovo dice Chaplin. Beh questo lo diceva anche Hitler, Stalin, la Rivoluzione Francese, Napoleone, Ceaușescu, Mao Zedong & co. Tutti volevano creare un mondo nuovo ma tutti hanno fallito. Gv 16;33 "Io ho vinto il mondo". “Uniamoci tutti” Caro Chaplin, caro Marx, cari tutti coloro che la pensano così, avete fallito, tutti. Mi dispiace per voi. Solo un corpo è rimasto intatto da 2000 anni a questa parte pur avendo avuto molti problemi, fallimenti, errori: la Chiesa, l’unione del corpo mistico di Cristo, non l'ha distrutta neanche la peggiore delle dittature. Inutile arrampicarsi su specchi che non esistono, questo “Uniamoci tutti” esiste già; basta solo dirGli sì. Per concludere, ci tengo solo a dire che se nel discorso di Chaplin emergesse Cristo e non un’utopia, questo discorso sarebbe perfetto. Ma dato che ha come fine sé stessi, è destinato a fare la stessa fine, morire e perdersi. Mt 18;20 "Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".

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